Inaugurazione palazzo Moncada

I nostri studenti del coreutico protagonisti della “festa a Palazzo”, un momento clou dei festeggiamenti per l’apertura della nuova ala di Palazzo Moncada, mercoledì 21 dicembre. 

Qui la comunicazione ufficiale:

Sarà un importante evento itinerante, dedicato a tutta la popolazione, per vivere con gioia ed entusiasmo l’apertura di uno spazio che diventa punto di incontro, scambio e condivisione, e che torna così a splendere in tutta la sua bellezza. Si inizia già alle ore 18.30 nel piazzale antistante il palazzo con l’esibizione del prestigioso Corpo Bandistico Musicale “Verdi” di Caltanissetta. A seguire il pubblico sarà invitato ad entrare all’interno del palazzo per viverlo in maniera molto coinvolgente grazie alla presenza di oltre 30 artisti che, con la regia di Marco Savatteri, letteralmente “invaderanno” varie parti dell’edificio e faranno performance estemporanee di diversa natura. Ci saranno narratori, ballerini, cantanti, attori, musicisti, giocolieri, mimi, pittori, scultori, poeti e tanti altri. Tra installazioni artistiche e luminose, racconti appassionanti sulla storia del palazzo, l’angolo della poesia con poetesse nissene, musica e danza, giochi e rime, piccoli e grandi potranno godere in maniera unica e suggestiva del bellissimo palazzo nisseno. I visitatori vivranno un’esperienza interattiva, immersiva ed evocativa, riscoprendolo come nuovo centro polifunzionale dedicato alla fruizione totale dalle molteplici possibilità artistiche. Una festa che coinvolgerà anche artisti professionisti e artisti residenti, con la partecipazione inoltre degli allievi del Liceo Statale Coreutico “Ruggero Settimo”, per lanciare un messaggio di interazione e condivisione delle arti e delle buone pratiche di socializzazione, formazione ed integrazione.

Il liceo  Coreutico partecipa con alcune alunne della 5 AD che su richiesta del regista Savatteri rappresenteranno in una delle nuove sale,  l’arte della danza, richiamando alla memoria le famose lezioni di danza classica tanto celebrate da Edgar Degas. Le danzatrici, muovendosi fra il pubblico,  cancelleranno la lontananza tra palcoscenico e sala e lo spettatore sarà  così   avvolto dall’arte della danza.